
L’ONU: Solo la fine del blocco israeliano può prevenire una carestia di massa a Gaza
New York, 1 giugno 2025 (UN News) – Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), ha lanciato un allarme urgente, affermando che la fine del blocco israeliano sulla Striscia di Gaza è l’unica via per scongiurare una carestia di massa. La situazione umanitaria nella regione rimane disperata, con milioni di persone a rischio di fame e malattie.
“La situazione a Gaza è catastrofica. Vediamo segni crescenti di disperazione e angoscia. Le scorte di cibo sono pericolosamente basse e l’accesso all’acqua potabile è limitato. Senza un cambiamento radicale, ci troveremo di fronte a una carestia di proporzioni inimmaginabili”, ha dichiarato Lazzarini.
L’UNRWA, la principale agenzia umanitaria che opera a Gaza, è al limite delle sue capacità, lottando per fornire assistenza essenziale in un contesto di distruzione e restrizioni all’accesso. L’Agenzia sottolinea che il blocco israeliano, in vigore da anni, ha strangolato l’economia di Gaza e limitato gravemente l’ingresso di aiuti umanitari.
L’appello dell’UNRWA
L’UNRWA chiede a Israele di revocare immediatamente il blocco e di consentire un accesso umanitario completo e senza ostacoli alla Striscia di Gaza. L’Agenzia sollecita anche la comunità internazionale ad aumentare urgentemente i finanziamenti per sostenere le operazioni umanitarie e a fare pressione su Israele affinché adempia ai suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale.
“Chiediamo alla comunità internazionale di alzare la voce e di agire. Dobbiamo garantire che gli aiuti umanitari raggiungano chi ne ha più bisogno a Gaza. La revoca del blocco è l’unico modo per evitare una catastrofe umanitaria di proporzioni bibliche”, ha aggiunto Lazzarini.
Le conseguenze del blocco
Il blocco israeliano ha avuto un impatto devastante sulla vita dei palestinesi a Gaza. La disoccupazione è alle stelle, le infrastrutture sono in rovina e la povertà è diffusa. L’accesso alle cure mediche è limitato e i bambini soffrono di malnutrizione e ritardo della crescita.
La situazione è ulteriormente aggravata dai continui conflitti armati, che hanno causato enormi distruzioni e sfollati. L’UNRWA stima che centinaia di migliaia di persone siano sfollate dalle proprie case e vivano in condizioni precarie.
La risposta internazionale
Diverse organizzazioni umanitarie e paesi hanno espresso la loro profonda preoccupazione per la situazione a Gaza e hanno chiesto la revoca del blocco. Tuttavia, la pressione su Israele non è stata sufficiente a ottenere un cambiamento significativo.
L’ONU, attraverso le sue agenzie e il Segretario Generale, continua a esortare le parti a raggiungere una soluzione pacifica del conflitto e a garantire la protezione dei civili.
Il futuro di Gaza
Il futuro di Gaza è incerto. Senza un cambiamento politico e una fine del blocco, la situazione umanitaria è destinata a peggiorare. La carestia di massa, le malattie e la disperazione minacciano di distruggere la vita di milioni di persone.
La comunità internazionale deve agire con urgenza per porre fine a questa tragedia e garantire un futuro migliore per il popolo palestinese a Gaza. La revoca del blocco è il primo passo fondamentale per raggiungere questo obiettivo.
Lifting of Israeli blockade ‘the only way to avert mass starvation’ in Gaza: UNRWA chief
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