“Plenty of fish in the sea”? Non più, dicono gli esperti ONU a Nizza: La pesca eccessiva e l’inquinamento minacciano gli oceani,Top Stories


“Plenty of fish in the sea”? Non più, dicono gli esperti ONU a Nizza: La pesca eccessiva e l’inquinamento minacciano gli oceani

Nizza, Francia (11 giugno 2025) – La tradizionale espressione “plenty of fish in the sea” (abbondanza di pesci nel mare) sta perdendo rapidamente il suo significato, secondo un gruppo di esperti delle Nazioni Unite riunitisi a Nizza per discutere l’allarmante declino delle popolazioni ittiche globali. L’incontro, tenutosi oggi, ha evidenziato come la pesca eccessiva, l’inquinamento e i cambiamenti climatici stiano esercitando una pressione insostenibile sugli ecosistemi oceanici, minacciando la sicurezza alimentare, i mezzi di sussistenza e la biodiversità marina.

Il rapporto presentato dagli esperti ONU dipinge un quadro preoccupante. Le principali cause della diminuzione delle popolazioni ittiche sono:

  • Pesca eccessiva: Le pratiche di pesca insostenibili, che superano la capacità di riproduzione naturale delle specie ittiche, continuano a essere una delle principali minacce. L’utilizzo di tecnologie di pesca distruttive, come le reti a strascico che danneggiano i fondali marini e catturano specie non bersaglio (bycatch), aggrava ulteriormente il problema.
  • Inquinamento: L’inquinamento da plastica, prodotti chimici industriali, deflusso agricolo e acque reflue sta contaminando gli oceani, danneggiando gli habitat marini e avvelenando la fauna ittica. La plastica, in particolare, rappresenta una grave minaccia, poiché gli animali marini la ingeriscono, causandone la morte o la compromissione della loro capacità riproduttiva.
  • Cambiamenti climatici: L’aumento della temperatura dell’acqua, l’acidificazione degli oceani e l’alterazione delle correnti marine stanno modificando la distribuzione delle specie ittiche, distruggendo gli habitat e favorendo la proliferazione di specie invasive. Questi cambiamenti rendono gli oceani meno ospitali per molte specie marine, compromettendo la loro sopravvivenza.

Conseguenze e Implicazioni:

Il declino delle popolazioni ittiche ha conseguenze di vasta portata:

  • Sicurezza alimentare: Oltre tre miliardi di persone in tutto il mondo dipendono dal pesce come principale fonte di proteine. La diminuzione delle risorse ittiche mette a rischio la sicurezza alimentare di queste popolazioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
  • Mezzi di sussistenza: Milioni di persone in tutto il mondo dipendono dalla pesca e dalle attività connesse per il loro sostentamento. La diminuzione delle popolazioni ittiche mette a rischio questi posti di lavoro e le economie locali.
  • Biodiversità: Gli oceani sono tra gli ecosistemi più ricchi di biodiversità del pianeta. La diminuzione delle popolazioni ittiche altera gli equilibri ecologici, con conseguenze imprevedibili per l’intero ecosistema marino.

Le Soluzioni Proposte:

Gli esperti ONU hanno sottolineato l’urgente necessità di un’azione coordinata a livello globale per invertire questa tendenza. Le soluzioni proposte includono:

  • Gestione sostenibile della pesca: Implementare rigorose quote di pesca basate su dati scientifici, contrastare la pesca illegale e promuovere pratiche di pesca selettive e non distruttive.
  • Riduzione dell’inquinamento: Ridurre drasticamente l’inquinamento da plastica e altre fonti, investire in sistemi di trattamento delle acque reflue e promuovere pratiche agricole sostenibili.
  • Mitigazione dei cambiamenti climatici: Ridurre le emissioni di gas serra per contrastare il riscaldamento globale e l’acidificazione degli oceani.
  • Creazione di aree marine protette: Designare aree marine protette per conservare gli habitat critici e consentire alle popolazioni ittiche di riprendersi.
  • Cooperazione internazionale: Rafforzare la cooperazione internazionale per affrontare la pesca illegale, la gestione delle risorse ittiche transfrontaliere e la condivisione delle migliori pratiche.

Un Appello all’Azione:

Gli esperti hanno lanciato un appello urgente ai governi, alle aziende e ai singoli individui affinché agiscano immediatamente per proteggere gli oceani e le risorse ittiche. Hanno sottolineato che solo attraverso uno sforzo globale coordinato è possibile garantire che gli oceani rimangano una fonte di cibo, mezzi di sussistenza e biodiversità per le generazioni future.

“Il futuro dei nostri oceani e la sicurezza alimentare di miliardi di persone dipendono dalle decisioni che prendiamo oggi”, ha dichiarato un portavoce delle Nazioni Unite. “Non possiamo permetterci di rimanere inattivi mentre le popolazioni ittiche continuano a diminuire. È ora di agire.”

L’incontro di Nizza ha segnato un importante passo avanti nella sensibilizzazione sulla crisi degli oceani. Resta da vedere se la comunità internazionale risponderà all’appello con l’azione decisa e coordinata necessaria per invertire la tendenza e garantire un futuro sostenibile per i nostri oceani.


‘Plenty of fish in the sea’? Not anymore, say UN experts in Nice


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