Gaza: la “zona più affamata del mondo” mentre Israele stringe la morsa sugli aiuti, denuncia l’ONU,Humanitarian Aid


Gaza: la “zona più affamata del mondo” mentre Israele stringe la morsa sugli aiuti, denuncia l’ONU

New York, 30 maggio 2025 – La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è diventata catastrofica, con l’ONU che ha definito Gaza “la zona più affamata della Terra” a causa del continuo e soffocante controllo israeliano sull’ingresso degli aiuti umanitari. Le restrizioni imposte da Israele, secondo le agenzie umanitarie, stanno spingendo la popolazione civile, già stremata da anni di conflitto e blocco, sull’orlo della carestia.

Secondo le Nazioni Unite, la crisi alimentare ha raggiunto livelli senza precedenti. I bambini sono particolarmente vulnerabili, con tassi di malnutrizione acuta che aumentano vertiginosamente. Molti ospedali e centri sanitari, già al collasso a causa dei danni subiti durante i conflitti, faticano a far fronte al crescente numero di pazienti malnutriti.

“La situazione è disperata. Le persone stanno morendo di fame”, ha dichiarato un portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA). “Stiamo vedendo scene strazianti di genitori che non possono nutrire i propri figli e di bambini troppo deboli per camminare.”

Le accuse dell’ONU si concentrano principalmente sulle restrizioni imposte da Israele all’accesso degli aiuti. Sebbene Israele affermi di permettere l’ingresso di cibo e forniture mediche, le agenzie umanitarie denunciano lunghe e complesse procedure di controllo che causano ritardi significativi e ostacolano la consegna tempestiva degli aiuti. Inoltre, il numero di camion che riescono ad entrare a Gaza è considerato insufficiente per soddisfare i bisogni impellenti della popolazione.

“I controlli sono eccessivamente scrupolosi e burocratici”, ha aggiunto il portavoce dell’OCHA. “Camion pieni di cibo rimangono bloccati ai valichi per giorni, mentre le scorte deperibili marciscono. Questa è una catastrofe evitabile.”

L’ONU e le organizzazioni non governative (ONG) chiedono con urgenza a Israele di revocare immediatamente le restrizioni all’accesso umanitario e di consentire l’ingresso libero e senza ostacoli di cibo, acqua, medicine e carburante a Gaza. Invitano inoltre la comunità internazionale a esercitare pressioni su Israele affinché rispetti il diritto internazionale umanitario e protegga la popolazione civile.

La crisi umanitaria a Gaza si sovrappone a una situazione già precaria, segnata da anni di blocco, cicli di violenza e un’economia in declino. La mancanza di acqua potabile, l’elettricità intermittente e la distruzione delle infrastrutture hanno ulteriormente aggravato la situazione.

L’ONU avverte che, se non si interviene immediatamente, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente, portando a una carestia generalizzata e a un aumento significativo del numero di decessi, soprattutto tra i bambini e gli anziani.

La comunità internazionale è chiamata ad agire rapidamente per alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza e a trovare una soluzione duratura al conflitto che alimentano questa crisi umanitaria. La fame, sottolinea l’ONU, non dovrebbe mai essere usata come arma di guerra.


Gaza is the ‘hungriest place on earth’, as Israel continues stranglehold on aid


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Alle 2025-05-30 12:00, ‘Gaza is the ‘hungriest place on earth’, as Israel continues stranglehold on aid’ è stato pubblicato secondo Humanitarian Aid. Si prega di scrivere un articolo dettagliato con informazioni correlate in modo chiaro. Per favore, rispondi in italiano.


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