Un altro anno, un’altra impennata dell’insicurezza alimentare: la fame incombe sul mondo
New York, 16 maggio 2025 – L’allarme è stato lanciato ancora una volta dalle Nazioni Unite: l’insicurezza alimentare globale continua a crescere, con la fame che minaccia la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Il rapporto pubblicato oggi da diverse agenzie umanitarie delle Nazioni Unite dipinge un quadro desolante, sottolineando come conflitti, cambiamenti climatici e shock economici abbiano contribuito a una situazione già precaria.
Il rapporto, intitolato “Lo Stato dell’insicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2025”, rivela che il numero di persone che soffrono la fame acuta ha superato i livelli record degli ultimi anni, con un numero crescente di paesi sull’orlo della carestia. Le aree più colpite includono il Corno d’Africa, lo Yemen, l’Afghanistan e alcune regioni dell’Africa subsahariana, dove la combinazione di siccità prolungate, instabilità politica e aumento dei prezzi dei prodotti alimentari ha spinto intere comunità sull’orlo del baratro.
Le cause principali:
Il rapporto identifica diverse cause principali responsabili dell’aggravarsi dell’insicurezza alimentare:
- Conflitti: La guerra in Ucraina e altri conflitti in corso in diverse parti del mondo hanno interrotto le catene di approvvigionamento alimentare, impedito l’accesso ai mercati e costretto milioni di persone a fuggire dalle proprie case, aumentando il numero di sfollati interni e rifugiati che dipendono dall’assistenza umanitaria.
- Cambiamenti climatici: Gli eventi meteorologici estremi, come siccità, inondazioni e tempeste, sono diventati più frequenti e intensi, devastando i raccolti e distruggendo le infrastrutture rurali, compromettendo la capacità delle comunità di produrre cibo.
- Shock economici: L’aumento dei prezzi dell’energia e dei fertilizzanti, aggravato dalla guerra in Ucraina, ha reso più costoso produrre e trasportare cibo, rendendolo inaccessibile a milioni di persone, soprattutto nei paesi a basso reddito.
- Impatto del COVID-19: La pandemia di COVID-19 ha esacerbato le vulnerabilità esistenti, interrompendo le catene di approvvigionamento, portando a perdite di posti di lavoro e riducendo il reddito delle famiglie, in particolare quelle che già vivevano in condizioni di povertà.
L’appello all’azione:
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale per aumentare gli aiuti umanitari e investire in soluzioni a lungo termine per affrontare le cause alla radice dell’insicurezza alimentare.
“La fame è un fallimento morale e una vergogna per la nostra umanità”, ha dichiarato il Segretario Generale. “Dobbiamo agire ora per salvare vite umane, prevenire la carestia e costruire sistemi alimentari più resilienti e sostenibili.”
Il rapporto raccomanda una serie di azioni concrete, tra cui:
- Aumentare l’assistenza umanitaria: Fornire cibo, acqua, servizi sanitari e supporto nutrizionale alle persone più vulnerabili.
- Investire in agricoltura sostenibile: Promuovere pratiche agricole che siano resilienti ai cambiamenti climatici, che aumentino la produttività e che migliorino i mezzi di sussistenza degli agricoltori.
- Rafforzare i sistemi alimentari: Migliorare le infrastrutture, ridurre le perdite post-raccolto e promuovere l’accesso ai mercati per gli agricoltori.
- Affrontare i conflitti: Lavorare per risolvere i conflitti pacificamente e proteggere i civili dalla violenza.
- Mitigare i cambiamenti climatici: Ridurre le emissioni di gas serra e investire in misure di adattamento per proteggere le comunità dagli impatti dei cambiamenti climatici.
L’aumento dell’insicurezza alimentare globale richiede un’azione urgente e coordinata da parte di governi, organizzazioni internazionali, società civile e settore privato. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile spezzare il ciclo della fame e costruire un futuro in cui tutti abbiano accesso a cibo nutriente e sufficiente.
Another year, another rise in food insecurity – including famine
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