Terminologia: non è in bianco e nero, UK National Cyber Security Centre


Terminologia della Cyber Security: Uscire dalla Mentalità “Bianco e Nero” secondo l’NCSC

Il National Cyber Security Centre (NCSC) del Regno Unito, con il suo blog post “Terminologia: non è in bianco e nero” pubblicato il 13 marzo 2025, sottolinea un problema cruciale nel campo della cyber security: la tendenza a semplificare eccessivamente la terminologia e a incasellare concetti complessi in categorie rigide “buono” o “cattivo”. Questo approccio binario, pur potendo sembrare intuitivo, può portare a fraintendimenti, a valutazioni del rischio errate e, in ultima analisi, a strategie di difesa inefficaci.

Il Problema della Polarizzazione Terminologica

Il post dell’NCSC evidenzia come la terminologia polarizzata possa distorcere la percezione della realtà cyber. Ecco alcuni esempi specifici e le conseguenze di questo problema:

  • Attaccante vs. Difensore: Etichettare qualcuno come “attaccante” lo dipinge come un cattivo, mentre un “difensore” è automaticamente un eroe. La realtà è più complessa. Un “attaccante” potrebbe essere un white-hat hacker che identifica vulnerabilità per conto di un’azienda, mentre un “difensore” potrebbe implementare misure di sicurezza obsolete o inefficaci. La mentalità “bianco e nero” impedisce una comprensione più approfondita delle motivazioni, delle tattiche e delle capacità di entrambi i lati.

  • Minaccia vs. Vulnerabilità: Anche la distinzione tra “minaccia” e “vulnerabilità” può essere troppo rigida. Una “vulnerabilità” non è intrinsecamente pericolosa se non è sfruttata da una “minaccia”. Concentrarsi esclusivamente sull’eliminazione delle vulnerabilità senza considerare il panorama delle minacce pertinenti può portare a spreco di risorse e a trascurare i rischi reali. Al contrario, ignorare le vulnerabilità perché non sembrano immediatamente sfruttabili può essere un errore fatale.

  • Malware vs. Software Legittimo: La linea tra “malware” e “software legittimo” si sta facendo sempre più sottile. Alcuni software legittimi possono contenere funzionalità invasive o raccogliere dati personali in modo aggressivo, sollevando questioni di privacy e sicurezza. L’etichettatura binaria impedisce una valutazione accurata del rischio associato a tali software.

  • Sicuro vs. Non Sicuro: Nessun sistema è mai completamente “sicuro”. La sicurezza è un continuum, un processo continuo di mitigazione del rischio. Dire che un sistema è “sicuro” crea un falso senso di sicurezza e può indurre a trascurare le misure di protezione.

Le Conseguenze della Semplificazione Eccessiva

La mentalità “bianco e nero” nella cyber security può portare a:

  • Valutazioni del Rischio Inaccurate: Ignorare la complessità del panorama cyber e concentrarsi solo su categorie semplificate porta a valutazioni del rischio incomplete e fuorvianti.
  • Strategie di Difesa Inefficaci: Le strategie di difesa basate su una comprensione superficiale delle minacce e delle vulnerabilità sono destinate a fallire.
  • Comunicazione Fallace: L’uso di terminologia polarizzata può ostacolare la comunicazione efficace tra i professionisti della sicurezza, i dirigenti aziendali e il pubblico in generale.
  • Fraintendimenti e Paura: La semplificazione eccessiva può generare paura e confusione, soprattutto tra coloro che non sono esperti di cyber security.

L’Approccio Proposto dall’NCSC

L’NCSC invita a un approccio più sfumato e contestuale alla terminologia della cyber security. Ecco alcuni suggerimenti chiave:

  • Contesto è Fondamentale: Comprendere il contesto specifico in cui viene utilizzata una terminologia è essenziale. Le definizioni rigide non sono sempre applicabili.
  • Abbracciare la Complessità: Accettare che il mondo della cyber security è intrinsecamente complesso e che non tutte le situazioni possono essere facilmente incasellate.
  • Promuovere una Comunicazione Chiara: Utilizzare una terminologia precisa e non ambigua, evitando generalizzazioni eccessive.
  • Adottare un Approccio Basato sul Rischio: Concentrarsi sulla valutazione e la mitigazione del rischio piuttosto che sulla semplice eliminazione delle vulnerabilità.
  • Promuovere la Consapevolezza: Educare gli utenti e i professionisti sulla complessità della cyber security e sull’importanza di una terminologia precisa.
  • Utilizzare Framework e Standard: Ricorrere a framework di sicurezza riconosciuti e standard di settore per un approccio più strutturato e completo. (es. MITRE ATT&CK, NIST Cybersecurity Framework)

In Sintesi

Il post dell’NCSC “Terminologia: non è in bianco e nero” è un monito importante per il settore della cyber security. Riconoscere la complessità intrinseca del panorama delle minacce e abbandonare le semplificazioni eccessive sono passi fondamentali per una valutazione del rischio più accurata, strategie di difesa più efficaci e una comunicazione più chiara. Abbracciare la “zona grigia” della cyber security è essenziale per proteggere al meglio le nostre informazioni e i nostri sistemi. Non si tratta di negare l’esistenza del bene e del male, ma di comprendere che la distinzione tra i due non è sempre così netta come vorremmo.


Terminologia: non è in bianco e nero

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